25 Novembre, 2024

Prima di iniziare a praticare un’attività sportiva è consigliabile sottoporsi ad una visita medico sportiva, che permette di valutare il nostro stato di salute tramite un’anamnesi accurata, una valutazione antropometrica, un esame obiettivo e l’esecuzione dell’elettrocardiogramma. Un’altra indagine strumentale che ci consente di determinare la capacità di esercizio di ogni singolo soggetto e di conseguenza consigliare il carico di lavoro adeguato e allenante è la valutazione funzionale (test con un carico incrementale) che ci permette di ricavare la soglia anaerobica in cui il nostro organismo passa da un metabolismo prevalentemente di tipo aerobico a quello anaerobico.

Per attività fisica, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), si intende qualunque movimento determinato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un dispendio energetico superiore a quello delle condizioni di riposo. In questa definizione rientrano non solo le attività sportive, ma anche semplici movimenti come camminare, andare in bicicletta, ballare, giocare, fare giardinaggio e lavori domestici, che fanno parte della “attività motoria spontanea”.  Quando si parla di esercizio fisico si intende, invece, l’attività fisica in forma strutturata, pianificata ed eseguita regolarmente.

Lo svolgimento di un esercizio fisico regolare agisce come strumento sia di prevenzione primaria che secondaria sulle malattie croniche non trasmissibili (malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione arteriosa, alcune forme di tumore). Inoltre, migliora la mineralizzazione ossea, che contribuisce alla prevenzione dell’osteoporosi, migliora la funzione digestiva e la regolazione del ritmo intestinale, aumenta il dispendio energetico favorendo il controllo del peso corporeo, aiuta la salute mentale, contribuendo al mantenimento delle funzioni cognitive e alla riduzione del rischio di depressione e di demenza, riduce stress e ansia e migliora la qualità del sonno e dell’autostima.

Con l’avanzare dell’età, l’esecuzione di attività fisica strutturata, aiuta a conservare la capacità di svolgere le normali attività della vita quotidiana e quindi l’autosufficienza, favorisce il mantenimento della massa muscolare e un buon equilibrio, prevenendo in tal modo le cadute; inoltre, produce un effetto positivo sulla funzione immunitaria e riduce il rischio di infezioni delle vie aeree. In aggiunta, preserva la struttura e la funzione cerebrale favorendo il mantenimento della neuroplasticità cerebrale e protegge il sistema nervoso da eventuali danni derivanti dall’esposizione a stress e processi infiammatori e può quindi prevenire o ritardare l’insorgenza di patologie croniche legate all’invecchiamento e facilitare i percorsi di riabilitazione per chi ne è affetto.

Quale e quanta attività fisica è raccomandata? Sempre secondo l’OMS, è consigliabile svolgere nel corso della settimana almeno 150-300 minuti di attività fisica aerobica d’intensità moderata (50-70% FCmax teorica) o 75-150 minuti di attività vigorosa (70-90% FCmax teorica) più esercizi di rafforzamento dei maggiori gruppi muscolari almeno 2 volte a settimana.

La quantità di attività fisica raccomandata può essere frazionata nell’arco della giornata e della settimana.

Oltre all’attività di tipo aerobico, gli individui adulti dovrebbero eseguire esercizi di forza come, ad esempio: piegamenti, flessioni e idonei esercizi con pesi o macchine da palestra per un minimo di due sessioni a settimana effettuate in giorni non consecutivi, strutturate in modo tale da coinvolgere la maggior parte dei gruppi muscolari.

L’esercizio fisico deve essere considerato come una terapia per curare o prevenire la maggior parte delle malattie croniche non trasmissibili. Quindi, proprio come un farmaco, dovrebbe essere prescritto seguendo criteri e dosaggi soggettivi, perché può essere benefico o dannoso a seconda dell’uso o dell’abuso.

 

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È possibile anche prenotare la visita medico sportiva telefonando ai numeri: 0364/534500 – 0364/532740 o inviando una mail a info.boario@synlab.it